vita

 

 

  Venerabile Gemma        Eufemia Giannini

 

CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM

L U C E N S I S

BEATIFICATIONIS

SERVAE DEI

GEMMAE GIANNINI

(In saec: Eufémiae)       

 

FUNDATRICIS

CONGREGATIONIS MISSIONARIAE

SORORUM S. GEMMAE GALGANI

(1884-1971)

DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

«I. X. P. Essere Passionista, figlia della Passione, in quella casa dove la Beata Gemma Galgani ha vissuto negli ultimi anni della sua vita, dove ha ricevuto tanti doni straordinari, affinché quei santi luoghi siano custoditi da Religiose della Passione» (Estratto delle prime idee di M. Gemma per la composizione della prima regola dell’Istituto, AGMSG, Proc. Vol XIII, pp. 2542-2587). Con queste parole la Serva di Dio sintetizzava la sua spiritualità passionista e galganiana, identificando il futuro carisma della Congregazione Missionaria delle Suore di S. Gemma.

Eufemia Giannini nacque a Lucca il 27 ottobre 1884, terzogenita di dodici figli, e il giorno seguente fu battezzata. La famiglia, profondamente religiosa, la educò in un clima d’intensa vita cristiana. Durante i suoi anni giovanili, Casa Giannini, oltre che essere spesso visitata dal Servo di Dio P. Germano Ruoppolo C.P., ospitò tra le sue mura S. Gemma Galgani: anche grazie a questi incontri la giovane Eufemia maturò la vocazione alla vita consacrata,

In una delle frequenti confidenze, S. Gemma le aveva detto: «Tu prenderai il mio posto sul calvario», intendendo il monastero passionista di prossima fondazione in Lucca. Con la morte di Gemma, Eufemia si senti investita di questa missione e, una volta aperto il monastero, chiese di potervi entrare. Vincendo le resistenze paterne, varcò le porte della clausura l’8 gennaio 1906; quindi, memore dell’amica e maestra spirituale, prese il nome di Gemma Maddalena di Gesù e professò i voti. L’ottima fama di cui godeva, benché giovanissima, la condusse ad essere eletta già nel 1908 maestra delle novizie. Ma l’intensità con cui visse la sua consacrazione e lo stile di grande penitenza iniziarono a minarne la salute.

Nel 1919 Suor Gemma fu eletta superiora del nuovo monastero di Passioniste a Itri (LT); ma alcuni anni dopo, fatta oggetto di calunnie e di invidie, venne trasferita a Vignanello (VT) dove trascorse otto anni, e poi a Lucca. Risale a questo periodo il voto di carità che la Serva di Dio emise per riparare alle offese ricevute. La sua salute, però, ne risentì acutamente.

Presa ormai coscienza che la sua costituzione fisica non le avrebbe più permesso l’austerità della vita claustrale, maturò l’idea di «fondare una nuova istituzione dì vita apostolica subordinata alla regola di S. Paolo della Croce», dove «essere monaca Passionista» senza «seguire tutte le austerità della clausura», e quindi non rinunciare ad essere consacrata alla Passione di Gesù. Prese forma così a Borgonuovo dì Camigliano (LU), paese nativo della Stigmatizzata di Lucca, la nuova Congregazione Missionaria delle Sorelle dì S. Gemma Galgani. In questa opera Madre Gemma fu incoraggiata da personalità ecclesiali di altissima levatura spirituale, tra le quali il Servo di Dio Pio XII, la Serva di Dio M. Maddalena Marcucci, S. Luigi Orione, il Beato Giacomo Alberione, S. Pio da Pietrelcina. La fondazione andò progressivamente sviluppandosi e nel 1964 ricevette il riconoscimento diocesano. Con il successivo invio di quattro sorelle in Congo per l’apertura della prima missione all’estero, iniziava ad attuarsi l’ideale missionario dell’Istituto.

Gli ultimi anni di Madre Gemma furono segnati da malattia e atroci sofferenze, fino ad una lunga immobilità a letto, che ella sopportò con consapevole fortezza e grande spirito di oblazione. Il suo cammino terreno si concluse a Borgonuovo di Camigliano il 26 agosto 1971.

Tutta la vita di Madre Gemma si svolse alla luce di una costante tensione verso la santità: cercare e compiere in spirito di fede la volontà del Padre: questo fu l’asse portante della sua spiritualità, la fonte della sua serenità nelle angustie, nella povertà e nella mancanza di salute che contrassegnarono la sua esistenza.

L’intenso amore verso Dio e il prossimo la portò a dimenticarsi di sé e a consacrarsi senza limiti al servizio degli altri. Con piena consapevolezza, ella scelse volontariamente la povertà per imitare Gesù povero e Crocifisso, visse serenamente e limpidamente la sua affettività, imitando perfettamente l’obbedienza e l’umiltà del Cristo.

La fama di santità della Serva di Dio, sviluppatasi già durante la vita terrena, andò aumentando dopo la sua morte. Il 27 maggio 1990, pertanto, presso la Curia di Lucca venne aperto il Processo Diocesano, che verrà chiuso il 27 settembre 1992; la sua validità giuridica fu riconosciuta dalla Congregazione

delle Cause dei Santi con Decreto del 1° ottobre 1993. Approntata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo il 20 ottobre 2006 si tenne il Congresso Peculiare  dei   Consultori  Teologi, a cui seguì il 18 dicembre 2007 la Congregazione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi che, sentita la relazione del Ponente della Causa l’Ecc.mo Mons. Ottorino Pietro Alberti, Arcivescovo emerito di Cagliari, hanno riconosciuto che la Serva dì Dio Gemma Giannini ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

Fatta infine un’accurata relazione di tutto ciò al Sommo Pontefice Benedetto XVI, per mezzo del sottoscritto Prefetto, Sua Santità, accogliendo e confermando il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, dispose che si preparasse il Decreto sulle virtù eroiche della Serva di Dio. Essendo ciò stato compiuto secondo la prassi, chiamati a Sé nella data odierna il sottoscritto Prefetto, nonché il Ponente della Causa e me, Segretario della Congregazione, oltre agli altri che si suole convocare, alla presenza degli astanti, il Beatissimo Padre dichiarò solennemente: “Consta l’esistenza delle virtù teologali, Fede, Speranza e Carità sia verso Dio che verso il prossimo, nonché delle virtù cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza, e delle virtù loro annesse, in grado eroico, della Serva di Dio Madre Gemma Maddalena di Gesù (al secolo Eufemia Giannini), Fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie di S. Gemma Galgani, nel caso e per lo scopo di cui si tratta.

Decretò inoltre che tutto ciò fosse pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma, il giorno 15 del mese di marzo, dell’Anno del Signore 2008,

 

GIUSEPPE Card. SARAIVA MARTINS

Prefetto

MICHELE DI RUBERTO

Arcivescovo titolare di Biccari

Segretario