la vita

 

Vetrata della cappella di Casa Madre

CRONOLOGIA DELLA VITA DI SANTA GEMMA

 

12 Marzo 1878

Santa Gemma Galgani nasce a Borgonuovo di Camigliano (LU) il 12 Marzo 1878 alle ore 18.30. Il 13 Marzo viene battezzata nella chiesa di S. Michele Arcangelo in Camigliano con i nomi di Gemma Umberta Pia.

 

1879-1886

La famiglia Galgani, dalla Pasqua del 1879, quando fu censita la prima volta, dimorò a Lucca e frequentava la parrocchia di S. Leonardo di cui facevano parte.

 

26 Maggio 1885

A Gemma viene amministrato il Sacramento della Cresima dall’Arcivescovo Mons. Nicola Ghilardi, nella chiesa di S. Michele in Foro (LU).  In questa occasione ha una comunicazione celeste, nella quale prende chiara consapevolezza della non lontana morte della mamma, infatti le viene chiesto di accettarla sotto forma di sacrificio, facendone dono a Dio.

 

17 Settembre 1886

Nell’abitazione di via dei Borghi n. 68 muore la madre Aurelia Landi, all’età di 39 anni, senza che Gemma possa vederla, perché in settembre, poco prima della morte della mamma,   viene portata a S. Gennaro dallo zio materno, Antonio Landi, che aveva famiglia, in quanto era sposato con la Sig.ra Elena.  Solo a Natale fa ritorno in famiglia.

 

19 Giugno 1887. Domenica dopo la festa del S. Cuore

Gemma fa la Prima Comunione nella Cappella di Santa Zita in S. Frediano, dopo aver trascorso 10 giorni di Esercizi spirituali nel convento delle Suore Oblate dello Spirito Santo. In quei giorni di ritiro e di preparazione intensiva è particolarmente colpita dal racconto della Passione di Gesù.

 

11 Settembre 1894

Muore il fratello Gino, seminarista, tre mesi prima di compiere 18 anni.

 

11 Novembre 1897

Muore il papà Enrico, all’età di 55 anni. La situazione economica precipita e casa Galgani viene sottoposta a sequestro. Dopo la morte del padre, Gemma viene portata a Camaiore (LU) presso una zia paterna, Eugenia Carolina, dove pure negli anni precedenti si era recata per un certo periodo di tempo.

 

3 marzo 1899

Gemma è provata da molteplici malattie per un anno intero, ossia dal marzo 1898 al marzo 1899. Il 3 marzo 1899, primo venerdì del mese, si trova ad essere guarita miracolosamente da tabe spinale per intercessione di S. Gabriele dell’Addolorata e di S. Margherita Maria Alacoque.

 

8 Giugno 1899

La sera, ottava del Corpus Domini e vigilia della festa del S. Cuore, Gemma, all’età di 21 anni e tre mesi, riceve le stimmate.

 

Luglio 1899

Gemma incontra i Missionari Passionisti, che dal 25 giugno al 9 luglio 1899 tenevano le Missioni, in preparazione all’Anno Santo del 1900, nella cattedrale di S. Martino.  Tramite loro e con l’appoggio di Mons. Giovanni Volpi, suo confessore, viene progressivamente introdotta in Casa Giannini, famiglia agiata e religiosa, legata da stretta amicizia coi Passionisti, specie con P. Germano, che diventerà, a partire dal 28 gennaio 1900 quando Gemma gli scrisse la prima lettera fino alla morte, il suo direttore spirituale e raccoglierà tutte le sue confidenze.

Gemma in Casa Giannini viene accolta come una di famiglia e fu amata sempre come tale, cioè quale 12a figlia, perché l’ultimo, Gabriele, nacque nel 1900. In questa casa, zia Cecilia e le nipoti Annetta e soprattutto Eufemia, a partire dal 5 Settembre 1899 fino al 12 Gennaio 1903, si impegnarono a scrivere i colloqui che Gemma faceva durante le estasi. I colloqui estatici, di cui sono riuscite a lasciarci il testo scritto, sono 141.

8 Settembre 1899

Alle ore 15.00 Mons. Giovanni Volpi e il Dr. Pietro Pfanner vollero andare da Gemma, presso Casa Gainnini, per esaminare le stimmate, ma la loro visita risultò infruttuosa perché non era gradita al Signore e di questo Gemma li aveva già avvisati.

 

28 Gennaio 1900

Gemma scrive la prima lettera a P. Germano passionista, che incontrerà di persona per la prima volta in Casa Giannini nel settembre di quell’anno.

 

19 luglio 1900

In obbedienza al confessore, Mons. Giovanni Volpi, dal 19 luglio al 3 settembre 1900 Gemma scrive il suo “Diario”.

 

17 Febbraio 1901

Gemma su incarico di P. Germano, suo direttore spirituale, dal 17 febbraio al 15 maggio 1901 scrive la sua “Autobiografia”.

 

13 ottobre 1901

Il 13 ottobre 1901 Gemma scrive al P. Germano ricordandogli l’urgenza che ci siano persone che si offrano vittime al Signore Gesù per la salvezza degli uomini. E unitamente a questa speciale missione riparatrice ribadisce l’importanza che ci sia un monastero di Passioniste a Lucca.

 

Anno 1902

Nel corso del 1902 Gemma si ammala gravemente a più riprese; il 19 agosto muore, dello stesso male del fratello Gino e della mamma, la sorella Giulia; il 21 settembre appaiono i primi sintomi della tubercolosi; il 21 ottobre muore il fratello Antonio (Tonino), all’età di 22 anni.

24 Gennaio 1903

A causa della malattia infettiva che l’aveva colpita, la famiglia Giannini dietro consiglio dei medici, condiviso anche da P. Germano, trasferisce Gemma in un piccolo appartamento in via della Rosa n. 29, con la zia paterna Elisa. I Giannini continuano ad assisterla in tutto: dal loro giardino, passando per l’appartamento a pianterreno della Sig.ra Sofia, sorella del Sig. Matteo Giannini, possono infatti accedere alla camera ove c’è Gemma.

 

11 Aprile 1903

Sabato Santo. Alle ore 13.45 Gemma muore e celebra le nozze con lo sposo celeste. Sono presenti tutti i membri della famiglia Giannini (eccetto i più piccoli), la zia Elisa, l’Abate Giuseppe Angeli dei Canonici Regolari Lateranensi, parroco della parrocchia di S. Maria Fuorisportam (detta anche S. Maria Bianca) e due Suore Barbantini.

 

12 Aprile 1903

Pasqua. Alle ore 19.00, la salma di Gemma dall’appartamento di via della Rosa fu portata, secondo la testimonianza fatta da Madre Gemma Eufemia Giannini al processo per la beatificazione e canonizzazione di santa Gemma, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Bianca (Fuorisportam) per la benedizione e quindi al camposanto.

 

24 Aprile 1903

Nel tredicesimo giorno dopo la sua morte, alla presenza di P. Germano, del Sig. Angelo Grotta, di due medici, del Cav. Matteo Giannini, di un avvocato, ossia di Giuseppe Giannini e di due suore di S. Camillo (dette, dal cognome della fondatrice, Barbantini) fu fatta l’autopsia sul corpo di Gemma che mostrava tre costole sollevate e le fu tolto il cuore che ancora conservava il sangue vivo, ma nient’altro di straordinario, come invece forse si aspettavano.

 

16 Marzo 1905

Nel primo pomeriggio arrivano a Lucca, accompagnate da don Raffaele Cianetti e da Giuseppe Giannini, le prime due monache Passioniste provenienti da Tarquinia: Giuseppa Armellini e Gabriella Cozzi. Per due giorni sono ospiti della famiglia Giannini, poi nel pomeriggio del 18, vigilia di S. Giuseppe, si trasferiscono nella parte affittata del monastero delle francescane, detto dell’Angelo, in via dei Fossi 8, per dare inizio al monastero delle passioniste tanto desiderato da Gemma.

 

1907

Viene pubblicata la biografia di santa Gemma, la prima, scritta da P. Germano, col titolo: “Vergine Lucchese Serva di Dio Gemma Galgani”.

 

4 Settembre 1923

Si effettuò il trasferimento dei resti mortali di santa Gemma Galgani dal cimitero della città alla cappella della ex-villa Matteucci, adattata a monastero delle Passioniste nella zona dell’Arancio, in via di Tiglio, fuori porta Elisa. Nel pomeriggio del 5 settembre si procedette alla ricognizione ufficiale della salma, che poi venne sistemata nella chiesina del monastero.

 

14 Maggio 1933

Gemma nella Basilica Vaticana viene proclamata beata dal Papa Pio XI. Dopo la beatificazione il suo corpo fu esposto alla pubblica venerazione dei fedeli.

 

2 Maggio 1940

Nella Solennità dell’Ascensione del Signore Gemma viene proclamata santa dal Papa Pio XII.

La memoria liturgica della santa si celebra il 16 maggio.

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